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Transformers di Michael Bay
Pubblicato da Jak | Nella categoria Cinema, Frivolezze
Quando non hai molte occasioni di andare al cinema, per mille motivi più uno, quando ci vai lo fai per vedere un film che a casa proprio non potresti vedere (sempre per quei mille motivi più uno): questo giro, in piena libertà e pieno possesso delle mie facoltà mentali (oddio, proprio pieno no, ma diciamo così), ho scelto quanto di più leggero potesse esserci la fuorì, compatibilmente con i gusti di un 30enne cresciuto davanti al computer e alla televisione.
E’ con questo spirito che mi sono goduto Transformers.
Sgombriamo il campo da ogni dubbio:
se cercate di tirare fuori un senso da questo film, avete perso in partenza.
Se pretendete coerenza con il cartone originale, idem come sopra.
Se il product placement vi irrita, andate a vederlo se vi volete far venire l’orticaria (ci sono N+1 spot – la N sta anche per Nokia)
Se cercate dialoghi di alto livello, e state pensando di andare a vedere questo film, meglio andare a farvi vedere da uno bravo, ma bravo vero. (e se vi fate emozionare dai messaggi buonisti dispensati con saggezza dal robottone (per l’appunto buono) di turno, non perdete neanche il tempo per andare a farvi vedere, sarebbero soldi sprecati).
Se volete riempirvi gli occhi con effetti speciali ad alto livello, regredendo allo stato mentale di un bambino di 8 / 10 anni, emozionarvi per il livello raggiunto dalla computer animation, godervi uno ad uno i cliché del genere, in un’esecuzione magistrale (resa paradossalmente ancora più bella da numerosi bloopers o goofs che dir si voglia, la cui mancanza sarebbe risultata una nota stonata – si guardano questi film anche per andare a caccia di errori ed errorini), ecco, direi che così ci siamo, allora il film vale la pena: una bella lobotomia temporanea e voilà, 144 minuti di pura spensieratezza!
(La lobotomia è necessaria, altrimenti non si potrebbero apprezzare scene in cui robottoni armati oltre l’immaginabile impazienti aspettano il protagonista nel giardino di casa sua, devastandolo ma soprattutto, nascondendosi in pose improbabili per non farsi vedere dai genitori del ragazzo).
Ah, vale decisamente la pena vederlo al cinema, del resto è un film “spettacolare” con dei robot di dimensioni ragguardevoli, vederlo sul televisore di casa probabilmente non renderebbe.
Ora che ci penso, dovrei ancora avere da qualche parte un orologio transformers, comprato alla ragguardevole (per allora) cifra di 10.000 lire alla Minitalia, in uno dei miei primi moti da consumatore (le 10.000 lire erano una certa sommetta per il mio portafoglio di allora) frivolo e volitivo.
Chissà se regge più di 10 minuti in mano a mio figlio … se lo trovo (l’orologio, non il figlio), faccio il test!
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